Cani in Cammino, sperimentare per raccontare e condividere.
Decido di sperimentare un’esperienza che non ho mai fatto, per capire se possa essere riproposta in futuro, ad un gruppo di persone con cani.
Scelgo un cammino ancora poco noto quindi poco battuto da pellegrini, in una zona d’Italia che non conosco ma che so che nel periodo prescelto avrà un clima idoneo ad una lunga percorrenza con il cane. Leggendo con cura la guida rilevo numerosi punti d’acqua dove potremo abbeverare i cani e una percentuale di asfalto minima, su ogni tratto (punto essenziale per il benessere della camminata con il cane).
Un cammino con il cane non è un’esperienza da sottovalutare per moltissimi aspetti.
Come detto è importante assicurarsi che non ci siano tratti troppo estesi di asfalto, che le temperature del periodo prescelto non superino i 25°C, la presenza di frequenti punti d’acqua e l’accoglienza dei cani nei vari punti di alloggio lungo il percorso.
La maggior parte dei cammini italiani si snoda in Appennino, zone ricche di fauna selvatica ma anche di bestiame, sorvegliato da cani da guardiana. Il rispetto del territorio che attraversiamo deve essere sempre prioritario, tenendo presente che l’incontro del cane con un animale selvatico potrebbe scatenare un istinto predatorio innato creando danni all’ecosistema e mettendo a rischio la vita dei cani stessi.
Per me un’esperienza indimenticabile, che cercherò di ripetere in futuro anche con gli altri miei cani, che mi hanno aspettata a casa.