Chi è San Saba?

Un lacerto di affresco che raffigura San Saba nella chiesa di Santa Maria della Sperlonga a Palomonte testimonierebbe la presenza del Santo nella nostra regione. Saba, infatti, si trovò a gestire una rete di monasteri diffusi nelle tre regioni della Lucania Bizantina, fra le attuali regioni amministrative di Calabria, Basilicata e Campania. E viene spesso ricordato perché assistette alla morte di un altro importante santo italogreco, Luca di Demenna nel monastero da quest’ultimo fondato nei pressi di Armento.

Nato da Kalí e da Cristoforo, che decise di monacarsi nel monastero di San Filippo d’Agira (in provincia di Enna), il piú importante centro di spiritualità italogreca in Sicilia, Saba e suo fratello Macario, col resto della famiglia e con altri parenti, si trasferirono dapprima in Calabria a Caroníti (frazione di Jòppolo, nei pressi di Nicòtera), poi nell’eparchia del Merkoúrion, nella Valle del Lao, dove fondarono un monastero dedicato all’Arcangelo (ch’è per lo piú identificato col castello di San Michele all’Abatemarco, a Santa Maria del Cedro), quindi nella regione del Latiniànon, dove rifondarono un monastero presso un’antica cappella di San Lorenzo sul fiume Sinni (forse Santa Maria del Piano, alle porte di Episcopia), la cui guida affidò in séguito al fratello per alternare periodi di eremitismo alla vita comunitaria.

L’avvicendamento di rhýthmos anachoritikòs a rhýthmos kjenovitikòs, frequente nel monachesimo greco nell’Italia meridionale, caratterizzò il resto dell’esperienza religiosa di Saba fino alla morte.

Oltre all’attività taumaturgica, a Saba è attribuita dalla Vita un’instancabile promozione di comunità monastiche e fondazioni sacre nei luoghi toccati, condotta insieme col padre e il fratello. Quando Cristoforo decise di partire in pellegrinaggio per Roma, Saba si ritrovò alla guida di queste istituzioni religiose. Si recò poi a sua volta a visitare le Tombe degli Apostoli; in séguito si ritirò in una cella presso il monastero di San Lorenzo. Visse qualche tempo anche a Palinuro, in Lucania, da dove partì per Amalfi, e forse anche per Roma.

Dové tornare nel Merkoúrion per prendersi cura degli anziani genitori; ma, una volta spirati, riprese le sue peregrinazioni che lo condussero a Lagonegro, dove costituí un monastero dedicato all’Apostolo Filippo. Successivamente l’ennesimo assalto saraceno lo spinse a trasferirsi nei pressi di Salerno dove diede vita a un’altra comunità religiosa.  

Il Martirologio Romano e i typikà italobizantini lo ricordano al 5 febbraio. Anche Cristoforo, Macario e Kalì, goderono di venerazione, benché Saba risulti essere il Santo piú importante della famiglia.

VIAGGIA CON NOI

È sempre possibile percorrere il Cammino di San Saba in autonomia, scaricando le tracce GPX e aiutandosi con la segnaletica e le indicazioni dei residenti.

Tuttavia, l’esperienza è più significativa se vissuta in compagnia e con l’accompagnamento di una guida specializzata. Per questo organizziamo dei viaggi organizzati per piccoli gruppi, nei periodi dell’anno più belli per camminare.

Prossime partenze

  • 29 dicembre 2022 – 2 gennaio 2023