
sede
Centro studi e ricerche della biodiversità – PNCVA
Località Montisani- Vallo della Lucania (Sa)
Punto informativo Cammino di San Nilo
Via Roma – Rofrano (Sa)
contatti
info@camminibizantini.com
ass.gazania@gmail.com
PEC: gazania@pec.it
Questa tappa parte dal borgo di Casaletto e permette di arrivare nel vicino borgo di Tortorella. Qui è possibile visitare il bellissimo borgo e poi scendere verso il Rio Gerdenaso, affluente del Bussentino, per poi inoltrarsi nella foresta del Farneto. Un ponte medievale, ancora ben conservato, segna l’ultimo tratto che porta nella piazza principale di Morigerati.
All’interno del bosco del Farneto, dopo aver superato il borgo di Tortorella e il torrente Gerdenaso c’è una possibile deviazione per raggiungere il borgo di Vibonati. Lungo questa direttrice si trova il B&B “Casale il sughero” che oltre all’ospitalità offre anche servizio di transfer per i camminatori.
È sempre possibile percorrere il Cammino di San Nilo in autonomia, scaricando le tracce GPX e aiutandosi con la segnaletica e le indicazioni dei residenti.
Tuttavia, l’esperienza è più significativa se vissuta in compagnia e con l’accompagnamento di una guida specializzata. Per questo organizziamo dei viaggi organizzati per piccoli gruppi, nei periodi dell’anno più belli per camminare.
Nel capoluogo si trova una guardia medica con ambulanza, una farmacia e un minimarket. C’è una Banca con servizio di Bancomat e l’Ufficio Postale con servizio di Postamat. Anche la vicina frazione di Sicilì è dotata di guardia medica e un supermercato.
Percorrendo una mulattiera lastricata in pietra, si giunge all’ingresso della grotta del fiume Bussento e attraversando due ponticelli in legno si oltrepassa il profondo canyon, scavato dal costante lavoro del fiume. All’esterno tutta l’area merita una sosta prolungata per la sua straordinaria bellezza paesaggistica e naturalistica, senza dimenticare la visita dell’antico mulino ad acqua, restaurato e funzionante.
San Demetrio, uno dei Guerrieri del Santorale bizantino assieme a San Giorgio e a San Mercurio, è tra i Santi piú venerati in Oriente. Fu martirizzato per non aver rinnegato la fede cristiana.
Nel paesino di Morigerati è celebrato il 26 ottobre, e anche il 26 agosto per dare la possibilità ai tanti fedeli emigrati che ritornano in paese, di prendere parte alla festa nel periodo estivo.
Nel cuore antico del paese, c’è il Museo Etnografico, riconosciuto d’interesse regionale, dove gli oltre mille pezzi custoditi raccontano la storia e il vissuto quotidiano delle popolazioni dell’entroterra cilentano tra il XVIII ed il XX secolo. Nato nel 1976 come «Museo silvopastorale della civiltà contadina», ospita la collezione di oggetti raccolti dalle sorelle Clorinda e Modestina Florenzano negli anni di frequentazione di queste contrade nella professione dell’insegnamento.
Il bel borgo di Tortorella è situato sopra un ripido sperone di roccia che domina la profonda forra del torrente Bussentino, a 580 metri di quota.
È possibile ammirare lo stupendo panorama dalla chiesa di San Vito, oppure si può decidere di scendere nella forra per godere in pieno di questa particolare formazione naturalistica.
Il fantastico bosco di cerri e lecci si estende nel territorio del comune di Tortorella, ricoprendo un’intera collina del golfo di Policastro. È percorribile per l’ 80 %, perché le piante, tutte di alto fusto , e il manto di foglie secche che ricopre il terreno favoriscono una delle piú rilassanti passeggiate che si possano fare in questo territorio. Nella stagione autunnale il bosco offre una grande varietà di funghi e fiori.
Fuori dal centro abitato è localizzata una ferriera, nella Valle della Corte, realizzata nel Regno borbonico intorno alla metà del XIX secolo e destinata per trasformare in lingotti il minerale di ferro importato dall’isola d’Elba: un grande esempio di archeologia protoindustriale, con oltre 450 metri quadrati di superficie, fino a poco tempo fa sepolti da circa tre metri di terra e nascosti da una fitta macchia mediterranea. Per raggiungerla, occorre allontanarsi dal centro di Morigerati ed imboccare la provinciale in direzione di Vibonati e Sicilí.
Il paese di Sicilí è adagiato sulle falde della verde collina del monte Mamino, a poco piú di 200 metri di quota lungo la media valle del fiume Bussento.
Secondo la tradizione vi fu ritrovata un’antica edicola italogreca dedicata a San Teodoro. A Sicilí, oltre che alla produzione di un ottimo olio extravergine d’oliva, si pratica l’allevamento dei suini, la pastorizia e la coltivazione del fico bianco del Cilento.
E’ un ripido strapiombo che delimita il paese a Nord, nel cui fondo scorre il torrente
Bussentino. Diversi sono i sentieri che si possono fare per ammirare la bellezza di queste formazioni rocciose.
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Punto informativo Cammino di San Nilo
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