Partendo dalla contrada del Comune di Torraca chiamata San Fantino, proprio a ridosso della baia di Sapri; qui si trovano i resti di una chiesetta intitolata al Santo monaco, vissuto nel Mercùrion e maestro di San Nilo da Rossano. Il golfo di Policastro può a giusta ragione essere considerata la parte estrema della regione del Mercùrion, rifugio di autorevoli figure del monachesimo italogreco.
È la tappa col dislivello generale più elevato, ed è faticosa soprattutto nella prima e più lunga salita che porta all’altitudine massima di 814 m.
In compenso il panorama di cui si può godere è straordinario, come straordinario è il paesaggio che attraversa Le Caselle di Tortorella, per poi arrivare nella frazione di Battaglia.
Prima di raggiungere il centro di Casaletto, il Cammino di San Nilo raggiunge la suggestiva località dei «Capelli di Venere», un gioiello del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.