Cento chilometri a piedi, otto tappe, tredici borghi e una strada che sale e scende, dai monti al mare, e a volte si ferma lì, tra eremi e monasteri. Siamo nei basso Cilento, la terra dove nel 940, Nicola Maleinos, trentenne benestante di origini calabresi, abbandona tutto (pure la moglie e la figlia) per darsi alla vita monastica nel Merkurion, nella vicina provincia bizantina della Lucania.
E qui la storia si complica visto che le persone sposate non possono prendere i voti. Nicola allora fugge verso il monastero di San Nazario e ci resta quaranta giorni, prendendo lo stesso nome di Nilo di Ancira, asceta discepolo di Giovanni Crisostomo che, come Nicola, sebbene sposato aveva scelto una vita di solitudine.